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UIKI Onlus: Bambini e persone ferite tra le 200 persone intrappolate nelle cantine a Sur (Diyarbakir)

Dall’inizio dei coprifuoco che sono in corso da 78 giorni sono state uccise decine di civili e ora quasi 200 persone, tra cui civili feriti e bambini, sono intrappolati nelle cantine del distretto di Sur a causa del continuo bombardamento delle forze dello Stato.

Questi bambini e persone anziane, così come persone giovani ferite durante gli attacchi, sono intrappolati nelle cantine. Le persone ferite sono in condizioni critiche e bambini, anche di 4 mesi, sono tra i civili sotto i bombardamenti dello stato turco.

Le forze dello Stato turco stanno bombardando le strade di İdil dove oltre quattromila tra poliziotti e soldati, accompagnati da veicoli blindati, stanno continuando il blocco della città.

Dopo l’inizio del coprifuoco nel distretto di İdil a Sirnak la scorsa notte alle 23:00 circa, l’artiglieria turca ha bombardato la zona di Turgut Özal fino al mattino e la zona di Yeni durante il pomeriggio.

Il dispiegamento di soldati, poliziotti e veicoli blindati da Cizre verso İdil continua e il numero totale delle forze turche nel distretto ha raggiunto le quattromila unità. 50 carri armati e numerosi veicoli blindati accompagnano le forze dello Stato e soldati hanno preso posizione nel villaggio di Xirabe Şeref che si trova a soli 2 chilometri dal centro del distretto. I soldati continuano perquisizioni casa per casa nel villaggio, dove in precedenza è stata distrutta una scuola per impedirne il potenziale uso come base militare da parte dei soldati.

Prima dei suoi imminenti attacchi contro İdil lo Stato turco guidato dall’AKP, aveva stoccato petrolio usando cisterne della municipalità metropolitana di Ankara. Con l’annuncio del coprifuoco si è intensificato il dispiegamento di militari a İdil e le forze turche hanno iniziato a usare due autocisterne di questo petrolio immagazzinato, di cui era stato pianificato l’uso durante i suoi attacchi a İdil.

Intanto 12 guardiani di villaggio dei villaggi di Kobağ e Herbaka a Deşta Darê hanno dato le dimissioni perché non volevano partecipare agli attacchi contro İdil.

A causa del silenzio delle istituzioni internazionali come l’UE, la Corte Europea dei Diritti Umani, il Parlamento Europeo e l’ONU, l’esercito turco dall’inizio delle operazioni nell’estate del 2015, ha ucciso oltre 600 civili.

Personale dell’esercito sta saccheggiando le case dei curdi che vengono usate come basi.

Lo stato turco sta apertamente commettendo crimini di guerra sotto gli occhi di tutto il mondo. VOSTRO SILENZIO UCCIDE!

 

Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia

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