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Kurdistan

Dichiarazione di Leyla Güven

“Metto fine al mio sciopero della fame e continuo la mia lotta contro l‘isolamento.

Il Medio Oriente, compreso il Kurdistan, è un campo di battaglia totale come una palla di fuoco. In questo campo di battaglia, l’accesso ad una vita libera è impedito dall’imposizione dalla negazione politica e culturale dei curdi e da politiche basate sulla sottomissione. La prospettiva della nazione democratica del Leader del popolo curdo Abdullah Öcalan ora di fatto è largamente accettata come soluzione per superare questi ostacoli. Come si vede nell’esperienza del Rojava che continua a muovere il mondo, la tesi del Medio Oriente democratico comprende tutti i popoli in quest’area geografica. L’attore più importante per la soluzione democratica della questione curda è Abdullah Öcalan.

Oggi, nel Paese, l’isolamento imposto a Öcalan si è allargato alla società e causa vergogna nell’umanità. Con questo pensiero, posso dire che la nostra unica possibilità è di essere rivoluzionari. Perché solo essere rivoluzionari può impedire questa vergogna e può opporsi alle cose intollerabili e all’oppressione.

Io, in quanto parte del popolo curdo, sono stata coinvolta in attività politiche in vari ambiti in modo continuativo dal 1994. Nonostante tutta illegalità che abbiamo vissuto, abbiamo continuato la nostra lotta. Tuttavia posso vedere chiaramente che allo stato attuale non sono stata in grado di condurre una politica corretta, efficace, intelligente e inclusiva.

Sapendo che l’isolamento di Öcalan era un isolamento imposto imposto al popolo, ho iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato per mia libera volontà. Ho detto che avrei continuato lo sciopero della fame fino a quando sarebbe stato rimosso l’isolamento. Io credo che sia assolutamente cruciale non solo per i curdi, ma anche per i popoli che vivono in questa terra, che le opinioni di Öcalan, che non è mai venuto meno al suo impegno per la pace nonostante l’isolamento assoluto lungo 20 anni, siano disponibili al pubblico.

Oggi è il settimo mese del nostro sciopero della fame. Miei amici, in particolare Nasır Yağız, e migliaia di prigionier* che sono compagn* di coloro che “amano la vita fino a morirne”, si sono schierati con questa azione con grande forza e sostegno. La nostra resistenza si è diffusa in tutto il mondo da Strasburgo e in questo processo, altri con tre deputati HDP [che si sono uniti allo sciopero della fame] con noi è cresciuta la resistenza. Quindi l’azione si è sviluppata in un anno di resistenza.

In tutto il processo, siamo stati molto feriti e abbiamo provato grande pena nei nostri cuori per il martirio di nostr* compagn* che hanno sacrificato la loro vita per farci vivere, diventando grida per rompere il silenzio con la loro stessa vita: Zülküf Gezen, Ayten Beçet, Zehra Sağlam, Medya Çınar, Yonca Akici, Siraç Yüksek, Mahsum Pamay, Ümit Acar, e Uğur Şakar. Sono i veri eroi e paladini di questo processo. Commemoro ciascun* di loro con il più profondo rispetto e gratitudine…

Vorrei anche sottolineare che il digiuno fino alla morte è arrivato al 27* giorno. I/le nostr* 30 compagn* hanno già trasformato il loro sciopero della fame in un’azione di digiuno fino alla morte portando avanti una volontà incrollabile contro l’isolamento.

Noi sappiamo che Öcalan è l’unico interlocutore per una pace onorevole per mettere fine alla sofferenza vissuta nella nostre terre. Lo scopo di questo sciopero della fame era di rimuovere l’illegale e inumano isolamento di Öcalan e di aprire la strada a sforzi per la pace che abbracciano tutto il Medio Oriente. La dichiarazione di 7 punti di suggerimenti per soluzioni, condivisa pubblicamente dopo l’incontro del 2 maggio, è l’espressione concreta del contributo che Öcalan offre per la democrazia della Turchia. Per questo, la fine del sistema di isolamento di Imrali sarà un beneficio per tutta la popolazione della Turchia, tanto quanto per i curdi e le curde.

Nel processo, le madri con i fazzoletti bianchi, e Nora, una delle madri della Plaza De Mayo, venuta a trovarmi dall’Argentina, hanno dimostrato ancora una volta che la “pace” fiorirà con la sacra resistenza delle madri. Madri e i loro figli sono diventati il bocciolo di una nuova speranza.

A questo punto, la resistenza ha aperto la porta verso la rottura dell’isolamento assoluto. Il Leader del PKK Öcalan ha incontrato prima suo fratello, Mehmet Öcalan, e poi per due volte i suoi avvocati. Tuttavia noi continueremo la nostra lotta attiva in modi diversi per eliminare completamente l’isolamento. Il peso della responsabilità ora è sulle nostre spalle, sulle spalle di coloro che svolgono attivamente politiche democratiche. Se la politica non può produrre soluzioni, crea solo nuovi problemi.

Mentre prometto di agire con questa responsabilità e consapevolezza, oggi, metto fine alla mia azione di sciopero della fame. Voglio sottolineare che la nostra azione di sciopero della fame ha raggiunto il suo obiettivo. Ma la nostra lotta contro l’isolamento e la nostra lotta per la pace sociale continuerà in tutti gli ambiti. Questa lotta deve condurre a una pace onorevole.

Io individualmente ringrazio tutte e tutti coloro che mi sono stat* vicin*. Vorrei ringraziare tutte e tutti coloro che sono diventat* la nostra voce, che hanno creduto in noi e che non hanno preso la speranza in questa atmosfera fascista di oppressione. Ma prima di tutto voglio ringraziare le Madri per la Pace e tutte le donne che non hanno lasciato le strade e le piazze nonostante tutti gli attacchi e la repressione. “La speranza è più preziosa della vittoria” noi speriamo, noi riusciremo.”

NdR: secondo una notizia di ANF delle ore 13.40, in questi minuti un’ambulanza sta portando Leyla Güven in ospedale.

Fonte: ANF

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