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Diritti umani

L’insegnante Ayşe Çelik incarcerata

Teacher Ayşe Çelik è stata definitivamente incarcerata per aver dichiarato “Non permettete che i bambini muoiano”.È stata condannata a 15 mesi di carcere. Ayşe Çelik è un’insegnante condannata per “conduzione di propaganda per organizzazione terroristica” nell’aprile del 2017 per i suoi commenti in un programma TV in diretta nel 2016, quando allora ha affermato: “ Non permettete che i bambini muoiano” a riguardo dei vasti coprifuoco imposti alle province sudorientali della Turchia, è stata mandata in carcere dopo che la sentenza era stata sospesa due volte.

Secondo un servizio del giornalista di Cumuriyet Seyhan Avsar, l’insegnante Ayşe Çelik si è recata al tribunale di Diyarbakir dopo che il periodo di sospensione era scaduto. Dopo aver compilato i moduli necessari, su ordine del tribunale Ayşe Çelik è stata arrestata e portata in carcere. L’insegnante ha lasciato la figlia di 18 mesi alla madre Deran prima di parlare.

Dichiarando che si sentiva molto male Ayşe Çelik ha aggiunto: “La mia bambina non sta bene…le condizioni del carcere non sono adatte per lei. Ho deciso di lasciarla con mia madre. È difficile descrivere i miei sentimenti. Io sono così triste.”

Dichiarando che lei non ha perso la sua fiducia nella magistratura, Ayşe Çelik ha affermato: “Io credo che questa illegalità verrà abolità. Non credo che permetteranno ad una madre e alla sua bambina di essere separate”.

Ayşe ha presentato un’istanza individuale alla Corte Costituzionale sulla base della violazione del diritto di espressione e del diritto ad un giusto processo..

Che cosa aveva detto Ayşe Çelik in televisione

Ayşe ha affermato quanto segue durante una telefonata dal vivo in un talk show ospitato da Beyazıt Öztürk: “Siete consapevoli di cosa accade in Turchia sudorientale? I media raccontano ciò che accade qui molto differentemente. Non rimanete in silenzio. Guardateci, ascoltateci e tendeteci una mano. Questo è vergognoso! Non permettete che la gente muoia, non permettete che i bambini muoiano, non permettete che le madri piangano!”

 

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