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Diritti umani

Rapporto sull’uso di gas tossici da parte dell’esercito turco a Afrin

“Il 16 febbraio 2018 gli invasori turchi insieme ai loro mercenari hanno bombardato il villaggio di Aranda vicino alla città di Shiah a Afrin, con un tipo di gas tossici che hanno causato il soffocamento di 6 civili che sono stati trasferiti in ospedale.” Il Comitato di Documentazione e Inchiesta dell’autorità per le relazioni estere dell’amministrazione autonoma democratica della Siria del nord ha rilasciato un rapporto sull’uso di gas tossici da parte dell’esercito turco contro civili nel cantone di Afrin nel nord della Siria.

Pubblichiamo il rapporto dal titolo “Uso di armi chimiche contro cittadini da parte degli invasori turchi”.

L’esercito turco invasore e i suoi mercenari hanno intrapreso la strada della distruzione e del brutale assassinio contro la popolazione della regione di Afrin. Tuttavia, Afrin con la sua popolazione e tutte le componenti sventano questi attacchi scegliendo la resistenza.

Il 20 gennaio gli invasori turchi e i loro mercenari di Al-Qaeda, nell’ambito delle loro intenzioni di occupare la Siria del nord e perseguire una politica di modifica demografica, hanno lanciato attacchi contro Afrin, che ha ospitato centinaia di migliaia di profughi da diverse regioni siriane.

La popolazione della regione con le sue figlie e i suoi figli ha mostrato resistenza, eroismo e sacrificio in risposta agli attacchi lanciati dall’esercito di occupazione turco.

L’aviazione e l’artiglierie turca hanno preso di mira aree abitate, causando la morte e il ferimento di centinaia di civili.

Giorno dopo giorno, la scena rivela la brutale realtà dell’esercito turco e delle fazioni alleate jihaidste/salafite, che adottano un metodo sistematico di mutilazione dei cadaveri e di documentazione di questi crimini, che costituiscono una macchia sulla fronte di un alleato della NATO.

Giorni fa il mondo è rimasto scioccato dalle scene della mutilazione del copro di una combattente donna delle Unità di Difesa delle Donne (YPJ) delle brutali torture di civili che in diversi luoghi sono stati sequestrati dall’esercito turco. Questi mostri hanno provato al mondo che queste scene non sono mai state errori individuali ma piuttosto la vera identità dei suoi autori.

La politica degli invasori turchi non si è fermata alla mutilazione delle vittime né all’uso di armi usate contro la popolazione, ma è risultata anche nell’’uso di armi chimiche bandite a livello internazionale contro la popolazione. Il 16 febbraio 2018 gli invasori turchi insieme ai loro mercenari hanno bombardato il villaggio di Aranda nei pressi della città di the Shiah di Afrin con un tipo di gas tossici che hanno causato il soffocamento di 6 civili che sono stati trasferiti in ospedale. Si tratta di:

1- Abdulrehman Shalik, Muhammad, 29.

2-Mehmood Rasheed Hasoon, 33.

3-Wedah Mustafa Khalil, 35.

4-Ahmad Muhammad Hamo, 38.

5-Adnan Shaliko, Uthman, 35.

6-Muhammad Arif Haqi, 43.

“Come risultato dell’inalazione di sostanze chimiche tossiche i feriti hanno avuto un soffocamento oltre ai sintomi dati da abrasioni e irritazione sulla pelle,” ha detto il Dr. Khalil Sabri, un funzionario amministrativo dell’ospedale di Afrin.

Il 18 febbraio il Consiglio per la Salute della regione di Afrin ha pubblicato una dichiarazione sul fatto che il gas tossico usato dagli invasori turchi è gas cloro.

 

ANF

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