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Diritti umani

L’ONU chiede il riconoscimento del genocidio di ISIS contro yazidi

La Commissione di inchiesta della Nazioni Unite sulla Siria ha invitato la comunità internazionale a riconoscere il reato di genocidio commesso dall’ISIS contro gli yazidi, ribadendo la sua raccomandazione a tutte le parti che combattono l’ISIS di considerare piani di salvataggio dei prigionieri di Ìzidî.

Tre anni dopo l’attacco genocida dello Stato Islamico la commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite per la Siria ha invitato la comunità internazionale a riconoscere il crimine di genocidio commesso da ISIS nei confronti degli yazidi , ha invitato a iniziative per giustizia e ha ribadito la sua raccomandazione a tutte le parti che combattono l’ISIS a prendere in considerazione piani di salvataggio dei prigionieri  yazidi.

La dichiarazione della Commissione d’inchiesta dell’ONU sulla Siria ha ricordato che il gruppo terroristico ISIS ha ucciso centinaia di uomini e ha  imprigionato migliaia di donne e bambini dopo la loro prima ondata di attacchi alla comunità yazida di Shengal durante le prime ore del 3 agosto 2014. Dichiarò che gli yazidi sono una comunità religiosa distinta, le cui credenze e pratiche hanno attraversato migliaia di anni e che ISIS presenta pubblicamente come infedeli.

La Commissione delle Nazioni Unite ha dichiarato:

“ Il genocidio è in corso e rimane in larga parte irrisolto, nonostante l’obbligo degli stati contraenti della Convenzione sulla Prevenzione e la Punizione del Crimine di Genocidio del 1948 di impedire e punire il reato. Migliaia di ragazzi e uomini yazidi rimangono dispersi e il gruppo terrorista continua ad assoggettare in Siria circa 3.000 donne e ragazze a orribili violenze inclusi orribili stupri quitidiani e pestaggi. Alcune ragazze e donne yazide sono tenute nella città di Raqqa. Mentre si intensifica l’offensiva delle Forze Democratiche Siriane e della coalizione internazionale su Raqqa, sono emersi rapporti secondo i quali combattenti di ISIS stanno cercando di vendere donne  e ragazze yazide ridotte in schiavitù prima di tentare di abbandonare la Siria.

La Commissione ha raccomandato a tutte le parti che combattono ISIS di prendere in considerazione piani volti a salvare i prigionieri yazidi e di utilizzare tutti i mezzi disponibili per garantire che vengano liberati durante le operazioni militari in corso. La Commissione ha sottolineato che: ” La comunità internazionale deve anche riconoscere che ISIS sta commettendo il crimine di genocidio contro gli yazidi e deve avviare iniziative per condurre la situazione alla giustizia, incluso il Tribunale Penale Internazionale o ad un tribunale per tale scopo con giurisdizione temporale e geografica rilevante, e di dedicare risorse per portare il caso nei tribunali nazionali e nel quadro della giurisdizione universale.”

 

ANF

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