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Diritti umani

Zeinab Jalalian si rifiuta di assumere farmaci da 53 giorni

La prigioniera politica si rifiuta di assumere farmaci da 53 giorni per protestare contro le pratiche disumane in carcere. Si è appreso che la prigioniera politica curda Zeinab Jalalian, che si trova imprigionata nella città di Xoy nella regione di Urmia nel Kurdistan orientale, sta rifiutando di assumere farmaci da 53 giorni per protestare contro le pressioni dell’amministrazione carceraria, i maltrattamenti e il diniego di accedere all’ospedale.

L’avvocato di Zeinab Jalalian Emîr Salar Dawidî ha sottoposto al procuratore capo una petizione e ha dichiarato che la sua cliente non assume farmaci dal 16 marzo allo scopo di protestare contro le pratiche disumane dell’amministrazione carceraria e il diniego di accedere all’ospedale. In questa petizione l’avvocato Dawidî ha affermato che Zeinab continuerà a rifiutarsi di assumere farmaci fino a quando non verranno poste a termine le pratiche disumane.

Esprimendo preoccupazione sullo stato di salute di Zeinab Jalalian, Dawidî ha ricordato che la condizione dell’occhio di Jalalian è già deteriorata e che questo problema pone una seria minaccia se lei continua a non ricevere cure. Ha avvertito che l’amministrazione carceraria di Xoy ed il tribunale di Urmya sono responsabili dello stato di salute di Zeinab Jalalian.

L’agenzia di intelligence iraniana (Itlaat) ha posto in detenzione e torturato nel 2008 nella città di Kermanshah Zeinab Jalalian, nata nel 1982. Accusata di appartenenza al Partito della Vita Libera del Kurdistan (Partiya Jiyana Azad a Kurdistanê o PJAK), è stata condannata a morte durante una sessione di tribunale il 14 gennaio 2009, la quale era durata solo alcuni minuti, senza la presenza del suo avvocato scelto. Nel dicembre 2011 la Suprema Corte ha convertito la condanna a morte con l’ergastolo.

Sin dal suo arresto nove anni fa, alalian ha sofferto gravi abusi dei diritti umani nelle mani delle autorità iraniane, compresa la tortura che ha provocato un danno permanente alla sua salute mentale e fisica. Zeinab  ha bisogno di cure mediche ai suoi occhi e a un’infezione alla lingua e non ha ricevuto cure adeguate all’interno del carcere.

Come confermato dal Gruppo di lavoro sulle detenzioni arbitrarie delle Nazioni Unite, non c’è un fondamento legale del suo arresto e la conseguente detenzione, e Zeinab è stata semplicemente presa di mira per il suo attivismo politico.

Zeinab è afflitta da pterigio dell’occhio e la sua diffusione sta causando problemi con la sua vista. Ha anche sofferto di bolle settiche sulla sua lingua.

ANF

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