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Nell’80 anniversario di Guernica Erdogan bombarda curdi. Mogherini e Gentiloni non rendano Italia complice.

Nell’80 anniversario di Guernica Erdogan bombarda curdi. Mogherini e Gentiloni non rendano Italia complice. Italia chieda convocazione Consiglio di sicurezza Onu e ritiri ambasciatore in Turchia. Si sta consumando sotto gli occhi del mondo una nuova Guernica. 80 anni dopo il regime di Erdogan bombarda i curdi in Siria e Iraq. La Mogherini e Gentiloni non possono continuare a tacere sui crimini di Erdogan.

Per fedeltà ai valori celebrati ieri nella ricorrenza del 25 aprile l’Italia ha il dovere di ritirare il nostro ambasciatore in Turchia e di chiedere la convocazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per fermare i bombardamenti turchi.

L’Italia è componente non permanente nel 2017 del Consiglio di sicurezza dell’Onu: invece di minacciare Corea che non aggredisce nessuno il mondo fermi il regime turco!

Nel 1937 l’Italia fascista fu al fianco di Franco e dei nazisti mentre le potenze “democratiche” isolarono e abbandonarono la Spagna repubblicana.

Anche oggi l’Italia è alleata nella NATO con un regime che bombarda la più avanzata esperienza democratica in Medio Oriente.

Anche oggi USA e governi europei sono complici del massacro di un popolo che lotta per la democrazia e il progresso sociale.

Erdogan non ha esitato a usare i carri armati per bombardare le città curde in Turchia causando lo scorso anno almeno 7000 morti.

In violazione del diritto internazionale usa l’aviazione per bombardare i curdi che combattono contro l’Isis in Turchia e in Iraq.

Europa e USA prima hanno fatto finta di non vedere il sostegno di Erdogan e di altri alleati fondamentalisti all’ISIS e ora pugnalano alle spalle le donne e gli uomini che come gli eroi della Guerra di Spagna e della Resistenza hanno affrontato e sconfitto i tagliagole islamisti.

Il governo italiano ricordi che la nostra Resistenza cominciò in Spagna e che la Costituzione è stata scritta da chi andò a combattere al fianco della Repubblica nelle Brigate Internazionali.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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