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Interviste

Margaret Owen:quello del Rojava e’ un modello che dovrebbe essere adottato nell’intera Siria

In un nuovo articolo di Aras Arat apparso su ANF,Aras ha intervistato Margaret Owen,la rinomata attivista e avvocatessa  britannica dei diritti umani dopo il suo ritorno da un viaggio di solidarieta’nel Rojava.
La Owen ha condiviso le sue esperienze e conoscenze con il giornalista, pur affermando che il sistema di democrazia, di governo autonomo ora in fase di sviluppo nel Rojava potrebbe essere un possibile modello per l’intera regione.

Lei chiede inoltre che il PKK venga eliminato dalle liste antiterrorismo e un serio impegno da parte dei governi occidentali con i gruppi curdi nella regione.La Owen è una delle organizzatrici della campagna ‘Pace in Kurdistan’ ed  il suo lavoro di attivista è stato particolarmente informato dalle lotte vicino alle tematiche femminili.

Sono rimasto molto colpita dalla lotta delle donne curde

Per quanto riguarda la sua visita a Yetitiya Star, un’organizzazione focalizzata sui diritti e la lotta delle donne nel Rojava, la Owen ha detto:Io sono rimasta molto colpita dalla lotta delle donne curde nella difesa della loro terra e della loro gente;le donne hanno si sono organizzate in modo sostanziale,ci sono case delle donne e accademie in ogni villaggio.In queste case le donne sono in grado di trovare servizi per ogni necessita’. Allo stesso tempo,mentre stanno cercando di curare le ferite delle donne,quelle che hanno sofferto di più nella guerra spietata che continua in Siria,stanno anche combattendo al fronte.

Ho visitato la sede delle unità delle donne collegate al YPG.Le giovani donne combattenti che qui stanno lottando per proteggere le loro terre da altre organizzazioni jihadiste-al-Qaeda ,sono ad un livello che colpisce veramente.

La Owen ha dicendo che vedere anche la filosofia di Abdullah Öcalan radicarsi nel Rojava, e in particolare sul tema della parità di genere,lo ha colpita molto.La Owen si è espressa così:”L’ideologia di Öcalan ha trovato un modo in tutti i settori della vita locale. Uomini e donne sono rappresentate equamente.

Arabi, cristiani, aleviti e tutti i diversi gruppi religiosi in Rojava vivono insieme alla pari.In questo momento ci sono più di 200.000 persone che hanno dovuto migrare verso il Rojava.Queste sono persone che sono fuggite da altre città in Siria. La maggior parte sono arabi e cristiani. Che questi popoli stiano vivendo in pace con i curdi  è uno sviluppo molto significativo ed esemplare. “

Il PKK deve essere rimosso dalle liste antiterrorismo

E’ giunto il tempo per la Gran Bretagna,gli Stati Uniti e l’Unione Europea di rimuovere il PKK,che rappresenta il movimento curdo per la liberta’,dalle liste antiterrorismo.I curdi sono statideprivati per secoli della loro liberta,’hanno bisogno di essere sostenuti e l’ambiente di libertà che è stato realizzato in Rojava ha bisogno di essere aiutato.

I curdi hanno fondato un sistema democratico, in modo da poter vivere insieme in Siria e questo modello è ad un livello per poter essere un sistema per l’intera Siria. Perché questo è l’unico modello di emancipazione ed egualitaria che è in grado di creare una soluzione per la Siria. Soprattutto le  potenze internazionali devono smettere di armare gruppi jihadisti “.

Firat news agency

Traduzione a cura della redazione di Retekurdistan

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